Le folate del vento
che scompigliano foglie
come moti di un'anima che cerca
altrettanto non fanno
coi bizzarri ricordi del tempo andato.
Compaiono e ricompaiono
nella veglia e nel sonno
in una quiete stupita finalmente raggiunta
che sorprende la me stessa di ieri
vagabonda errante per viottoli nuovi e strade sconosciute.
Necessario era il viaggio
dolente e smanioso
sotto cieli diversi
cercando acque limpide in cui immergermi
ed ombrose radure su cui sdraiarmi.
Le folate del vento
che scompigliano foglie
muovono ora profondità raggiunte
mentre in cielo si ripete
un'ennesima danza di nuvole
che forse aggiungeranno refrigerio a questa quiete.
Finalmente raggiunta.
Testo a cura di Daniela Minozzi